
Codice identificativo: M02626 da archivio Fondazione AEM
Autore: Moreschi, Paolo
Data: 18 gennaio 1956
Il teatro Olimpia non esiste più in piazza Cordusio sostituito da una catena di vendita di abbigliamento sportivo negli anni recenti.
La nascita e la storia dell’Olimpia
Il Teatro Olympia di Milano, inaugurato nel 1899 in Largo Cairoli 2, si trovava a breve distanza dall’Eden, che era stato fondato pochi anni prima. Progettato dall’architetto Giuseppe Pirovano, si distingueva per essere il primo teatro sotterraneo della città, un’innovazione notevole per l’epoca.
Il nome “Olympia” era un richiamo alle attività sportive e alle attrazioni di vario genere che avevano occupato precedentemente lo stesso spazio, come spettacoli di fachiri e altri intrattenimenti insoliti.
Per ottimizzare l’uso dello spazio e il ritorno sull’investimento, la Società Suvini – Zerboni trasformò il luogo in un teatro. La nuova struttura ospitava una sala con 1000 posti, arredati con tavolini e sedie in stile caffè-concerto, offrendo un ambiente elegante e accogliente per gli spettatori.

Divenne rapidamente famoso grazie all’introduzione della matinée e della possibilità, per l’epoca molto innovativa, di ordinare e consumare cibi e bevande durante lo spettacolo, fumando liberamente in sala.
Sempre più strutturato ed elegante, il Teatro Olimpia divenne un punto di riferimento per il teatro comico e di avanguardia, lasciando negli anni sempre più spazio alla musica fino a cambiare il suo nome in Olimpia Music Hall nel corso del secondo Dopoguerra.
Gli anni illustri dell’Olimpia e il suo declino
Gli abitanti di Milano accolsero con entusiasmo l’Olimpia fin dai suoi esordi, frequentandolo assiduamente e contribuendo a consacrarlo come un simbolo di eleganza, nonostante la sua origine e la sua insolita ubicazione sotterranea. In particolare, le famiglie dell’alta borghesia erano abituali frequentatrici del teatro. Negli anni iniziali, il costo medio d’ingresso era di una lira, che includeva anche una consumazione al prezzo fisso di 30 centesimi. Con il passare del tempo, l’Olympia divenne un vivace punto di riferimento per le commedie comiche, ospitando le esibizioni di attori illustri come Antonio Gandusio, Dina Galli e Giuseppe Sichel. Anche dopo una significativa ristrutturazione tra il 1942 e il 1944, il teatro continuò a essere un’importante sede di spettacoli, con artisti di fama come Marcello Marchesi, Tino Scotti, Anna Carena, Sandra Mondaini e Franca Rame che vi si esibivano.
Dopo un lungo periodo di declino, chiuse definitivamente nel 1965 e quel grande spazio sotterraneo rimane inerte per molti decenni.

